L’onorevole Straqualchecosa

di | 16 Giugno 2011

Dopodichè, la ciliegina sulla torta.

Ossia, vengo a sapere da fonte certa (l’onorevole di cui sopra, Otto e mezzo, La7) che in quanto dipendente pubblico non faccio un cazzo di default, e che nel tempo in cui me ne sto a casa in panciolle (mentre nel privato e in politica si spezzano la schiena per tirare la carretta) non faccio che smanettare su internet per riportare i comunisti al potere.

Presidente. La prego. La scongiuro. La supplico. Mandi in televisione qualcuno che salvi la faccia, che limiti i danni, che reciti testi scritti a dovere senza esibire brutto carattere e ghigni cretini. Qualcuno che non sia palesemente un dilettante allo sbaraglio. Anche a costo di dire cose che non pensa.

Se no diventa tutto troppo facile per quegli altri lì, quei pellegrini, quegli altri dilettanti allo sbaraglio dei comunisti.

PS Ah, dimenticavo. Allo scadere della prossima trentottesima ora di lavoro, a costo di far imbestialire il mio primario, potrei farmi cadere la penna di mano. Ma non lo farò. E sapete perchè? Perchè ho una dignità di lavoratore pubblico: anzi, una stradignità. Su qualcun altro, con il prefisso davanti al cognome, non ci metterei la mano sul fuoco.

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