Non sarà più la stessa cosa

di | 17 Agosto 2016

https://youtu.be/u5fuizV-nes

Di ritorno a casa, dall’ospedale del mare, prima passo al solito supermarket a comprare patate e acqua.

Sono un po’ stordito: il turno di lavoro, le pratiche burocratiche rimaste in sospeso e quelle accumulate durante le due settimane di ferie. Faccio il giro dei reparti, butto nel carrello un po’ di inutile roba a caso rischiando di dimenticare, come spesso capita, i prodotti per i quali ero venuto a far spesa.

Mi reco alla cassa, passo la mercanzia sul rullo. La commessa, con l’aria annoiata di tutte le commesse di supermercato del pianeta, passa i prodotti sul lettore laser.

Sono 25 e cinquanta, dice con voce monocorde.

Io traggo di tasca il portafoglio, le appoggio il bancomat sul bancone. Lei lo guarda, neanche lo prende in mano, e aspetta. Dopo qualche secondo comincio a seccarmi: ho voglia di vedere i bimbi, cacchio, vorrei fare una doccia e se riesco mi piacerebbe pure scendere in spiaggia a salutare gli amici e guardare il tramonto. Ma la cassiera niente, tace e attende.

Sto per prorompere in un garbato turpiloquio quando mi accorgo che, accidenti, non le ho passato il bancomat ma il badge dell’ospedale. Rimetto la lingua in bocca, sorrido e le passo la tessera giusta. Adesso anche lei sorride.

E niente: bentornati al lavoro, e alla vita di tutti i giorni.


La canzone della clip è “Never be the same”, di Cristopher Cross, tratta dall’album del 1979 che porta il nome dell’autore. L’album, insieme a “Even in the quietest moments” dei Supertamp, era registrato su una musicassetta C90 di mio zio che ascoltai per puro caso nella sua auto, parcheggiato accanto a un campo da tennis. Con Cristopher Cross fu innamoramento adolescenziale; i Supertramp, dopo lunga amicizia, diventarono un amore vero, di quelli che non tradiscono. Ecco perché lo dico sempre ai miei figli: se proprio dovete, sposate il vostro migliore amico o la vostra migliore amica. Perché si sa: la bellezza passa, la passione pure. Ma le affinità elettive rimangono: e quelle sono il viatico per il miglior invecchiamento possibile, qualora si riesca a non perdersi prima del tempo.

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