Forse entro qualche settimana sarà possibile leggere sulla rivista societaria un editoriale scritto a quattro mani, due delle quali sono le mie. Si parlerà di comunicazione, soprattutto, che ai giorni nostri è il vero nodo critico della nostra professione.
Nel mentre, godetevi il monologo di oggi, ascoltato per caso stamattina mentre passeggiavo lungo il fiume. È una lei che parla a un lui, piuttosto alterata.
Ma ti pare, già entrarci in quella macchina è terribile. L’hai mai vista una risonanza magnetica? Sto tubo lungo e scuro? E quel coglione del radiologo che mi metteva ansia, vorrei proprio vederci lui là dentro.
Ecco, questa è una delle premesse maggiori. Magari dopo la pubblicazione ne riparliamo: chissà se è meglio essere considerati invisibili o coglioni.