“Questa è la cerimonia più bella e gioiosa che ospitiamo: perché voi ragazze e ragazzi di ogni età, siate ancora agli inizi o verso la conclusione del vostro percorso scolastico, trasmettete freschezza, slancio, curiosità e apertura al futuro, siete portatori di speranza. Ma nello stesso tempo richiamate tutti noi che abbiamo responsabilità nella guida del paese, al dovere di darvi speranza, al dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani”.
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica.
Presidente, vuole davvero che noialtri, dai quaranta anni in giù, La richiamiamo al dovere di darci speranza? Bene, allora si faccia da parte. Lasci la guida del paese a chi è giovane e ha entusiasmo, forza d’animo, energia fisica e tanti anni ancora davanti da vivere. Dia il buon esempio ai Suoi coetanei, e anche a chi ha qualche anno meno di Lei. Lasci la guida del paese a chi godrà dei meriti o pagherà le colpe delle proprie scelte. Lasci che siamo noi a costruire il futuro dei nostri figli, e non i loro nonni e bisnonni.
Con il rispetto che è dovuto alla Sua carica, colgo l’occasione per porgerLe i miei ossequi di ultraquarantenne, medico ospedaliero, padre di famiglia, cittadino responsabile che paga le tasse, Signor Nessuno di questo nostro comune e sventurato paese.