C’è stato un mood predominante, in questo 2021: cavalcare la tigre. Approfittare della situazione di crisi. Trarre vantaggio dai disagi altrui.
Si sia trattato di:
- medici, con già alle spalle un oscuro passato da polemisti, passati definitivamente alla deriva dell’antivax;
- virologi abilissimi a contraddirsi (a vicenda, ma anche a contraddire se stessi) pur di ottenere l’ospitata nel programma di prima serata televisiva;
- filosofi, politici et similia, che avevano appena mandato alle stampe il loro ultimo instant book o che rischiavano di passare nel dimenticatoio;
- pseudo-scienziati e le loro cure rivoluzionarie contro Covid, tumori, eczemi, ginocchio della lavandaia (cure costosissime, acquistabili direttamente dal loro sito internet);
- capipopolo e masanielli vari, balzati dalla oscura mediocrità di una vita qualsiasi agli onori della cronaca;
- femministə dell’ultima ora o di qualche ora prima, che hanno costruito una carriera e una visibilità personale sulle trappole pubblicamente tese allo sprovveduto di turno;
- buonisti a oltranza, per i quali ogni battaglia sul politicamente corretto vale una copia venduta in più dell’ultimo romanzo, la speranza di venderne in futuro, o alla meno peggio un altro follower sulla pagina FB;
è tutto uguale, non c’è alcuna differenza, lo scopo è sempre l’interesse personale, il cosa-me-ne-viene-in-tasca. Qualcuno più lucidamente, qualcuno meno, qualcun altro perché gli è impossibile tornare sui propri passi, ma tutti accomunati da questa grande, immensa, spietata fame di fottere il prossimo per trarne vantaggio. In qualsiasi forma, in qualsiasi modo. A qualsiasi costo.
In questo 2022 aprite finalmente gli occhi, vi prego. Ricominciate a non fidarvi del primo che passa per strada: tutti hanno un fine ben preciso, nessuno fa nulla per nulla, e soprattutto a nessuno di costoro fotte niente, ma veramente niente, di voialtri.