Abbiamo un problema. Grave.
Mi scrive stamattina Rebecca, giovane neolaureata e vincitrice di concorso per la Scuola di Specialità. Ancora in fervida attesa che succeda qualcosa. Passo a lei la parola.
(…) Dopo due mesi e più di attesa… Siamo ancora in attesa! Infatti mentre voi in ospedale lavoravate e lavorate destreggiandovi fra mille difficoltà, a volte sotto organico, in un clima ben diverso dall’ “andrà tutto bene” “siete i nostri eroi” della prima ondata, noi grazie alla disorganizzazione del MUR e all’azione di alcuni colleghi (più o meno giustificata) siamo rimasti impantanati in una pioggia di ricorsi con annesso blocco della graduatoria. Non solo: con una presa di servizio ad oggi confermata al 30 dicembre, abbiamo appreso in serata che per l’ennesima volta l’assegnazione è stata rimandata, cito testualmente “temporaneamente di qualche giorno”.
Dato che stiamo aspettando una decisione del consiglio di Stato che si riunirà il 15 dicembre, sicuramente nella migliore delle ipotesi verremo assegnati dal 16/12 in poi. Lascio a lei immaginare a quanti problemi andremo incontro: il maggiore è sicuramente il doversi trasferire, in poco più di 10 giorni, magari a centinaia di km di distanza cercando casa in un periodo in cui gli spostamenti non sono esattamente semplici. A questo aggiungiamo che, dati i tempi stretti, i normali scorrimenti non potranno essere fatti prima della presa di servizio e, giusto per aggiungere un po’ di brio, da bando se un candidato lavora anche un solo giorno non potrà partecipare ai suddetti scorrimenti: questo temo creerà un caos enorme, con gente che non accetterà la prima borsa sperando di essere riassegnato in scelte migliori, e specializzandi che andranno di qua e di là come trottole.
(…) Non c’è molto che possiamo fare: siamo quasi 24000 ma ci sembra che nessuno ci ascolti. L’unica cosa che stiamo cercando di fare è dare alla situazione la risonanza mediatica che pensiamo meriti. Perciò se avesse voglia di contribuire a far sentire la nostra voce nel modo in cui lo ritiene più oppurtuno, le lascio qualche link in cui troverà informazioni più precise su questa situazione: a prescindere da ciò che si sentirà di fare, grazie anche soltanto per avermi ascoltata (…).
Per chi voglia approfondire, questi sono i link:
Adesso, io capisco tutte le difficoltà. La difficoltà del momento storico. Di immaginare il futuro anche sulla breve distanza. Di mettere insieme idee e posizioni in una coalizione di governo a tratti imbarazzante.
Quello che non capisco, però, è che non si riesca a finire un lavoro semplice semplice, di quelli che un bravo segretario ti organizza in mezza giornata. Un lavoro, peraltro, di fondamentale importanza: non so se ve ne rendete conto ma disinvestire sulla sanità, o dimenticarsi della sua esistenza, in questo momento storico non è un buon affare. Altrimenti poi finite per dare ragione ai complottisti dell’ultima ora, e questo sinceramente mi sembrerebbe troppo anche per dilettanti allo sbaraglio come voi.
Muovete il culo. Mettete a lavorare questi ragazzi. Subito. Adesso.