Cronache torinesi #01

di | 1 Giugno 2012

E’ una pianura sconfinata, quella piemontese: come quella in cui vivo da tanti anni. La terra è fertile, bruna, da dietro i finestrini del treno mi sembra di intuirne gli odori minerali. In mezzo ai campi coltivati c’è gente che lavora: anziani, per lo più, che quando passa il treno si fermano a guardarlo con il gomito poggiato sul fianco; come se il rumore gli arrecasse fastidio, o forse è solo semplice curiosità per un evento fugace che rompe la monotonia del paesaggio.

Si fa fatica a pensare che una terra così placida possa tremare: eppure è accaduto pochi giorni fa, continua ad accadere anche adesso. E quindi eccoci qui, con il cuore in gola, sul treno lanciato a tutta velocità verso Torino: perché in fondo pianura siamo, e pianura ritorneremo.

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