Ce l’avrei io una bella domanda per addetti ai lavori. La rivolgo quindi al Gaddo e a tutto il personale medico specializzato in radiodiagnostica.
La domanda è la seguente. Secondo voi, illustrissimi colleghi, ha ancora senso fare il radiologo “generale”? Intendo quel radiologo che lavora in un ospedale di piccole/medie dimensioni e si deve necessariamente occupare di radiologia a 360° dovendo fare un po’ di radiologia d’urgenza, un po’ neuroradiologia, un po’ senologia, per passare dalla radiologia toracica-addominale-vascolare (non interventistica, of course) e sapersi gestire (arrangiarsi) un po’ su tutte le principali metodiche di imaging RX-ECO-TC-RM?
Insomma: secondo voi questo è ancora un modello professionale adeguato ai nostri tempi?
(Matteo)