Ho trovato in Rete una storiella molto educativa. Vorrei condividerla con voi.
Alcuni animali, scontenti del proprio aspetto, decidono che è ora di sporgere reclamo al Creatore. La delegazione che raggiunge la sala d’attesa dell’ufficio di Dio è composta dall’elefante, la giraffa e la gallina.
Per prima entra la giraffa. Dio le chiede: “Cara giraffa, cosa ti spinge fin qui?”. “Mio Signore, mi sento molto brutta e strana con questo collo così lungo. Non puoi donarmi un nuovo aspetto fisico?”. Dio si inalbera: “Animale ingrato, metti in dubbio l’operato del tuo Signore? Io ci ho pensato molto, prima di crearti, e tu rappresenti la perfezione! Guardati bene e ragiona: quel collo ti serve per mangiare le foglie più tenere, sulla cima degli alberi alti, e per respirare l’aria più pulita”. La giraffa ci pensa su e dice: “Hai proprio ragione, Signore, non ci avevo pensato. Che stupida sono stata a non capirlo da solo”. Dopodiché va via contenta e al suo posto entra l’elefante.
Dio, che è di base sempre un po’ incazzoso, lo affronta subito con piglio iroso: “Anche tu qui, non mi dire che sei venuto a lamentarti!”. L’elefante si mette sulla difensiva: “Ma Signore! Io ho un naso talmente lungo e delle orecchie così grandi che mi vergogno ad andare in giro”. Dio lo guarda e gli dice: “Animale ingrato anche tu! Non capisci che quelle orecchie così grandi servono a sventolarti quando hai caldo, e quel naso a bere tutta l’acqua che desideri senza sporcarti di fango?” L’elegante ci pensa su e dice: “Mio Signore, hai davvero ragione. Che stupido sono stato a non capirlo da solo”. Poi esce dalla stanza tutto contento.
La gallina, che è l’ultima rimasta, vede uscire felici prima la giraffa e poi l’elefante, anche se a nessuno dei due Dio ha modificato i connotati. Allora si indispettisce e chiede loro: “Ma insomma, siete venuti qui molto arrabbiati per il vostro aspetto e per chiedere a Dio di riparare ai suoi errori. Invece siete usciti dal suo ufficio uguali a prima e persino contenti”. Gli altri due riportano alla gallina le parole del Padreterno, e commentano: “Vedi che creatore affettuoso e lungimirante abbiamo avuto! Ha pensato a tutto pur di renderci felici”.
La gallina scuote il capo ed entra per ultima nell’ufficio. Appena Dio la vede sbuffa ed esclama: “Anche tu qui? La mia creatura più perfetta…”. “Non fare il furbo con me” lo interrompe brusca la gallina. “O fai l’uovo più piccolo o mi allarghi il buco nel sedere!”
Ed ecco, vi confesso che io in questo periodo mi sento molto come quella gallina. Buonanotte a tutti.