L’ultima puntata dell’esecrato programma giornalistico ha riservato una perla di eccezionale valore simbolico.
Sul più bello il ministro Brunetta, discettando tra le altre amenità di pubblica amministrazione, afferma quanto segue (le parole usate potrebbero non essere esatte, ma il senso della frase si): Noi non possiamo oggi, nel 2011, in un periodo di informatizzazione e digitalizzazione, valutare la capacità lavorativa di un comparto sulla base delle piante organiche.
Bene. Fermo restando che mi si deve ancora spiegare su che basi esatte dobbiamo valutare la capacità lavorativa di un comparto qualsiasi (per esempio, immagino, di un reparto ospedaliero di Radiologia), cos’è che mi si sta dicendo, in buona sostanza? Che una parte del mio lavoro (quanta parte? Un quarto? Un terzo? La metà?) la possono svolgere tranquillamente le dotazioni informatiche? Io stimo abbastanza il mio PACS, ma proprio non avevo capito che fosse in grado di refertarsi da solo gli esami che gli arrivano dalla Tac e dalla risonanza magnetica!
Ma il concetto di fondo, quello celato dalla zoppicante oratoria del nostro, è un altro: qui si sostiene il principio che da questo momento in poi la pubblica amministrazione debba vedersela con le risorse che ha a disposizione, perché non c’è più trippa per gatti. Medici vanno in pensione? Non vengono sostituiti. Le piante organiche di un reparto sono quelle di venticinque anni fa, quando la mole di lavoro era un quarto di quella attuale? Poco male. Cazzi vobis, come cantava qualcuno qualche anno fa. Arrangiatevi. Fermo restando che le liste di attesa non devono aumentare, se no sono guai.
Il guaio è che spesso chi ci governa nemmeno sa di cosa sta parlando. Da cui un consiglio sincero: dosare bene le proprie uscite televisive, perchè certe performance in prima serata rappresentano un vero e proprio suicidio mediatico. Specie se non hai le phisique du role: anche se, come diceva qualcun altro, se possiedi il fisico del ruolo ne possiedi anche l’animo. E viceversa.
Ecco perché dopo non puoi lamentarti se provi a fare il sindaco e invece ti trombano a sangue.