Sapete, dentro la tempesta bisogna passarci: altrimenti da lontano si vede soltanto il polverone e non è mai abbastanza chiara la gravità della situazione. Dentro il Covid ci sono appena passato e, garantisco, non è stata una passeggiata di salute. Febbre, tosse, sinusite frontale con una qualità di dolore mai provata in precedenza. Due giorni di desaturazione dell’ossigeno. Uno strascico di stanchezza cronica che ancora adesso mi fa addormentare schiantato, implacabilmente, alle 9 di sera. L’appuntamento nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, con l’attacco di mialgia agli arti inferiori. Come dice il mio amico internista, che non mi ha mai mollato durante la malattia: mettitela via, se non si ferma la cascata delle citochine c’è poco da fare. Per cui, adesso, il mio scopo è rispondere a un paio di domande cruciali.
1. IL COVID-19 È COME UNA COMUNE INFLUENZA STAGIONALE? Seh, col cavolo. In 52 anni non mi è mai capitato che l’influenza mi facesse desaturare a 94 (a questi valori l’aria comincia a sembrare densa come budino e non è una sensazione piacevole, credetemi sulla parola). O che mi lasciasse a letto, anche quando la febbre era passata, incapace di sollevarmi dal materasso per giorni. Che mi costringesse, di ritorno al lavoro, a fare le cose con la calma forzata di un ottantenne. A distanza di quasi un mese dall’infezione.
2. POTEVO STARE PIÙ ATTENTO? Sono stato attentissimo, ai limiti del paranoide. Uno dei problemi di questa curva di contagi che sale, sale e sale è che le persone si sentono falsamente rassicurate dai tamponi negativi, specie quelli rapidi. Da cui il consiglio: il tampone rapido negativo non-è-affidabile. Quindi se risultate negativi non sentitevi autorizzati a spaccare il mondo ma usate cautela, specie se avete anche fare con persone anziane o debilitate. State lo stesso distanziati, disinfettate lo stesso le mani e usate lo stesso la mascherina.
3. È IN ATTO UN COMPLOTTO GIGANTESCO E MOSTRUOSO VOLTO A TERRORIZZARE E/O STERMINARE E/O TRASFORMARE IN AUTOMI ETERODIRETTI E SENZA ANIMA GLI UOMINI E LE DONNE DI QUESTO PIANETA? Certo, tutto può essere. Magari il virus è stato davvero sintetizzato in laboratorio, come insinuano in tanti: sebbene anche loro manchino di originalità perché ai tempi della Spagnola, che esordì in piena guerra mondiale, i francesi accusavano i tedeschi di aver sparso il germe e viceversa. Ed è buona norma ricordare a tutti che le epidemie, nella storia umana, ci sono sempre (e dico sempre) state. Difficile pensare che il Grande Fratello o qualche oscuro ordine massonico deviato ordisse contro la razza umana già ai tempi di Marco Aurelio (vaiolo), di Dante (peste polmonare) e della prima guerra mondiale (influenza). Però è possibile che scaricare la colpa di quanto sta accadendo su oscure forze mondialiste serva a ridurre la pressione emotiva che sta conducendo una buona fetta della popolazione al collasso psichiatrico. Lo sopporteremo, tanto negli ultimi decenni ne abbiamo sentite di peggiori. Poi, alla fine, faremo i conti. Mi è tuttavia difficile credere che il più atroce complotto di tutti i tempi sia stato sgamato proprio dalle lobby più sgangherate di tutti i tempi: anti-vax, terrapiattisti, movimenti new-age di vario genere. Lo dico in particolare per questi ultimi: se doveste avvertire una modifica nel campo vibrazionale del pianeta aspettate a esultare. Non siamo prossimi ad accedere alla quarta o quinta dimensione, sono solo le mie palle che girano a vortice: avete il terrore che vi impiantino il chip sottocute e poi con la storia del cash back avete fornito a chissà chi tutti i vostri dati più sensibili, dichiarando al mondo che la vostra privacy e la vostra libertà individuale non valgono più di 150 euro.
4. MI VACCINERÒ? A prescindere dal mio attuale titolo anticorpale, che è in corso di verifica, certo che lo farò. Lo farò per diversi motivi che cerco di elencare con un minimo di consequenzialità logica. Lo farò perché: a) I vaccini, a titolo di esempio, hanno eradicato il vaiolo dal mondo e hanno evitato a molti di noi di ammalarci di poliomielite, per esempio, o di difterite (avevo quindici anni quando, nel mio paese natio, una bambina di 9 morì di difterite: pensateci, quando guardate negli occhi i vostri figli). b) Io sono un medico, ho impiegato sei anni a laurearmi e ho studiato la virologia, i vaccini e tutto quello che li riguarda. E certo che i vaccini non sono completamente sicuri: sono farmaci, e in quanto farmaci il loro uso comporta una quota di effetti collaterali, alcuni anche gravi, che bisogna prendere in considerazione. Per fare un esempio, la somministrazione di mezzi di contrasto iodati, durante un esame TC, comporta un rischio accuratamente stimabile di eventi avversi gravi e persino di morte (0,0025%): ma non mi pare che esistano al mondo movimenti anti-MDC analoghi a quelli anti-vax. Che poi, mi dispiace essere così duro ma si tratta della cruda realtà dei fatti, la natura ragiona in termini statistici e non individualistici, dunque dei singoli fatti vostri se ne batte il belino. Annunciare al mondo che non vi vaccinerete perché il nipote dell’amica del cuore di vostro cognato dopo il vaccino ha avuto la febbre a 40 e da allora ha gli attacchi epilettici, vuol dire che non avete capito nulla di come funziona la medicina: in ambito medico le scelte vengono fatte perché la stragrande maggioranza trae vantaggi da una certa cura, anche a fronte di una sparuta minoranza a cui invece purtroppo butta male. Altrimenti, alla prossima appendicite, fate come afferma spavaldamente uno dei fenomeni naturali in cui mi sono imbattuto in questo triste periodo e non andate in ospedale a farvi operare: vuoi mai che restiate sotto i ferri. c) l’epidemia da Coronavirus prima o poi passerà da sola, come da sole sono passate tutte le epidemie della storia umana: però magari vaccinandomi contribuirò a farla passare prima, e qualcuno in meno ci lascerà le penne. Fine delle domande e fine delle risposte. Buon carcere natalizio a tutti.
Ah, dimenticavo la cosa più importante. Pensate a cosa succederebbe se i vaccini non fossero efficaci e/o dessero effetti collaterali a randa: milioni, miliardi di cause e class action. Scandali planetari. Risarcimenti miliardari. Le case farmaceutiche non sono gestite da santi o filantropi, siamo d’accordo, ma neanche da coglioni.