Il reparto è vuoto.
Le macchine ronzano pigramente, con gli occhi socchiusi, mentre attendo l’ultimo paziente. Sembrano un gatto che fa le fusa.
Ripulisco la sonda ecografica, faccio un bel respiro profondo e fingo di dimenticare quanto sono stanco.
Mi piace tanto questo lavoro.
E mi piace questo posto.